Su di me

Un percorso che nasce sin dai miei primi dieci anni, quando mio Padre Riccardo lasciava che io e mia sorella gemella Cristina ci divertissimo a cantare le canzoni di quel periodo, mentre lui ci registrava.Mia Madre Livia , che è sempre stata un persona esperta, aggiornata e affascinata dal mondo della musica del cinema e dell’arte in genere, ci ha trasmesso le sue conoscenze e comunque la sua intonazione.Anche Papa’ è sempre stato intonato e specializzato nel controcanto. Con questi presupposti poteva uscir fuori un “musicista”. Ho messo di proposito il virgolettato perchè sono un musicista autodidatta e la cosa mi ha sempre riempito di soddisfazione. Naturalmente la scuola è una mia lacuna, ma il potenziamento del mio orecchio musicale e della mia voglia di imparare riescono in parte a compensare la tecnica strumentale che ho voluto imparare da solo. Per la precisione grazie al mensile o settimanale che usciva in edicola intorno ai primi anni 80, ovvero “Il Monello”, nel quale venivano illustrate le note sulla tastiera della chitarra relative ad alcune canzoni di vari artisti. Da lì in poi mi è bastato acquisire la maggior parte degli accordi per potermi dedicare allo studio ascoltando i brani alla radio cercando di riprodurli. Questo esercizio continuo dai 14 anni in su, mi ha permesso di riconoscere le canzoni , le note e i giri armonici che ascoltavo e di accordare la chitarra di volta in volta sempre piu in fretta arricchendo ancora di piu le mie capacita tecniche. Con la presenza di una chitarra in casa il tutto è stato piu spontaneo e osservando mio padre che si cimentava con lo strumento , la curiosità e la voglia di far vibrare quelle 6 corde, non tarderà a farsi vedere.La spinta successiva me la diede mio cugino Alfredo il quale sapeva suonare meglio di mio padre e quando era di passaggio non trascurava mai di deliziarmi di quel suono così splendente.La prima esibizione su un palco con la canzone “Ramaya” insieme a mia sorella fù il primo sussulto che mi spinse a ripetermi già in prima media, quando il professore di inglese voleva far cantare a tutta la classe “Ho when the Saint” ed io mi imposi come solita perchè ero talmente infastidito dalle varie stonature da superare la timidezza degli 11 anni e affrontare il prof chiedendogli di fermare quella sofferenza almeno in parte; cosi il prof accolse la mia richiesta e mi propose di fare il vocalist mentre gli altri rispondevano in coro. Beh questi erano dei bei segnali per un ragazzino che sognava di poter far parte del mondo piu fantastico che si possa desiderare: il mondo della Musica e dell’Arte in genere. A proposito di Arte; i miei genitori, consigliati anche dai prof delle medie mi iscrissero all’Istituto d’Arte Roma 2 specializzato nell'arredo e la decorazione delle chiese!Nascono cosi le mie esperienze pratiche: Disegno dal Vero, Disegno Tecnico, Ebanisteria, Modellistica, Pittura, Architettura, Ceramica, Fotografia e Oreficeria e tecnico-culturali grazie allo studio della Storia dell’Arte!Unica mancanza in quella scuola era proprio la Musica, ma naturalmente fra gli alunni cominciano a nascere le prime collaborazioni artistico-musicali. Una in particolare riguarda il mio amico d’infanzia Roberto detto Bebbo, che dopo gli anni passati insieme alle elementari ritrovero’ proprio all’ I.S.A. Roma 2 e mi avvicinerà al mondo della recitazione e allargherà la mia conoscenza musicale verso i cantautori italiani. Io come tutti i ragazzi ero attratto dalla musica Anni 80 e al di fuori dei Pink Floyd con i quali aprirò un capitolo a parte, ascoltavo solo quella! Certo il suono di quell’elicottero mi affascinò parecchio e chiesi a Papà Riccardo di comprarmi l’audio cassetta. La prima volta che l’ascoltai  mi apri letteralmente la mente e mi illuminò in un modo travolgente con quei suoni potenti e allo stesso tempo melodici, con quelle voci pazze e gli effetti esplosivi, con le atmosfere lunghe e coinvolgenti e chi più ne ha ne metta! Insomma un vero Flasch che ha fatto partire la mia ricerca a ritroso alla scoperta della musica Rock e Prog che avevo perso.La conoscenza  di un nuovo amico Marco detto Er Kappa anche lui autodidatta, mi diede la maturazione e la convinzione di poter far parte di un gruppo musicale un giorno non troppo lontano.Le nostre nottate a suonare in piazza erano sempre piu’ indirizzate verso l’improvvisazione musicale oltre che la ricca conoscenza di artisti come Battisti o Battiato, o come Jeitrhotull e Pink Floyd, oppure Beatles e Dire Straits insomma non trascuravamo niente e ci siamo impossessati di parecchia tecnica e conoscenza. Il desiderio di poter far parte di una Band era fortissimo, infatti quando il mio amico Tony mi disse che nel gruppo dei Connection, dove lui si divertiva a fare il fonico, era partito il bassista per la Naja e cercavano un sostituto io non persi tempo e anche se non avevo mai suonato un Basso elettrico ero convinto di poterlo suonare grazie alle mie conoscienza della Chitarra. Insomma ero disposto a tutto pur di far parte di un gruppo, infatti quando mi presentai , oltre alla sorpresa di vedere che gli elementi dei Connection erano miei amici d’infanzia, mi trovai in sala con il bassista Mimmo già presente, Massimo alle tastiere, Carlo alla Batteria e Nino alla chitarra elettrica e voce. Per completare il gruppo c’era Sandra alla voce aiutata dalla sorella Roberta al coro, quindi mi fù proposto niente popodimeno che di fare il cantante! Naturalmente mi misero subito alla prova e io non mi tirai indietro e cantai Vita Speriocolata, I’ll fly for you e Roma Capoccia.Risultato: Intonato ma fuori tempo e imbarazzato davanti al microfono. Allora passai i 3 giorni prima delle successive prove a studiare i 3 brani quasi come se avessi sentito il parere che si erano scambiati dopo la prima prova di cantante.Infatti fù proprio questo fattore aggiunto all’amicizia, a farmi ottenere una nuova audizione che andò bene. Da allora i Connection cominceranno la loro storia di cover band suonando alla classica festa della parrocchia del quartiere di S.Basilio la quale oltretutto era proprietaria della sala che usavamo a titolo gratuito per le nostre prove. Ormai ero un cantate e le esibizioni che organizzavamo grazie al grande impegno di tutti e in particolar modo delle capacità  organizzative di Nino, erano coinvolgenti e remunerative ma al solo scopo di affittare dei buoni impianti audio-luci ed effetti speciali che andavamo a ritirare alle 8 del mattino, montavamo da soli ad esclusione delle luci, a fine concerto smontavamo e al sorgere del sole ci salutavamo dopo aver riconsegnato il tutto! Vale la pena di raccontare l’episodio in cui gli affittuari dell’impianto ci chiesero la cortesia di portargli il materiale a Civitavecchia il giorno dopo un nostro concerto, e ovviamente non potevamo dirgli di no, così al sorgere del sole ci trovammo ancora dentro un camion a lavorare pieni di sonno, di stanchezza e di soddisfazione per il concerto fatto poche ore prima.Ho voluto citare questa storia per far capire quanta passione e sacrificio ci vuole una volta che ti sei Innamorato dell Musica!

Durante il militare la mia ricerca musicale a ritroso comincerà a ingrandirsi notevolmente e il passaggio della cometa Pink Floyd con il loro Tour Delicate sound of Thunder proprio durante quei 12 mesi lascerà in me il ricordo del concerto più maestoso e imponente che abia mai visto e posso dire ad oggi di averne visti abbastanza , solo per citarne alcuni gli Yes i Toto, i Dire Straits, i Jeythrotull, Vasco Rossi, Roger Waters, Alan parson e molti altri! Beh in quel concerto i raggi laser coprivano il cielo stellato e la quadrifonia ti investiva da qualunque parte: mentre il maialone appariva di punto in bianco e gli aerei esplodevano mentre si indirizzavano verso l’enorme schermo circolare dove immagini e video si alternavano senza pausa.........piu’ di cosi’ non rimane altro che vederlo in dvd!

Quando si torna dal militare è come quando torni dalle vacanze, nel senso che è a settembre il vero inizio dell’anno, con l’entusiasmo e la voglia di iniziare qualsiasi nuovo progetto.Questo accade intorno ai 20 /21 anni e ti metti in testa di pensare a ciò che farai da grande.Il mio Diploma di Maestro d’Arte sarà di aiuto, ma più tardi. Si, perchè ora si comincia a lavorare nei più svariati settori e per quanto riguarda la musica  inizia una nuova era che prenderà il posto dei Connection e trasformandosi ne Gli Angostura composti inizialmente da Nino alla Chitarra e voce con capacita discrete capacità di tastierista e Alessandro alla voce e al Basso senza trascurare mai l’amore per la chitarra acustica che aveva iniziato già a suonare mentre cantava con i Connection. Per fare questo dovro abbandonare la parte di vocalist principale perchè per suonare e cantare con unpo strumento come il basso si richiede tanta padronanza e scioltezza, quindi in attesa di aqcuisirla io e Nino decidemmo di chiamare il nostro amico Gianni,  già collaboratore con i Connection ed affidargli la parte. Successivamente il gruppo si completerà con l’arrivo di Renato alla Batteria e del giovanissimo Claudio alle tastiere! La musica è diversa nel vero senso della parola in quanto gli A. si dedicano da subito alla realizzazione di musica propria e solo per mancanza di materiale si esibiscono all’inizio mescolando brani propri a cover.Successivamente la padronanza aqcuisita col basso mi permetterà di tornare vocalist principale e mentre con l’esperienza aumentano anche  le mie capacità polistrumentistiche e compositive sia a livello musicale che di testi, avviene la piacevole scoperta di Renato che oltre alla batteria, suona anche il flauto e comincia a scrivere i suoi particolarissimi testi. Nel frattempo  mentre Gianni e Claudio lasciano il gruppo Nino matura le proprie capacità polistrumentistiche perfezionandosi alla Chitarra con l’elaborazione di suoni moderni e dal gusto Prog-Rock.Qui entrra in ballo la mia fantastica moglie Simona che negli anni passati mi ha sempre spronato verso quest’arte che tra l’altro ha amato e praticato da ragazza con il ballo moderno. Dicevo, lei negli anni del nostro matrimonio rimane affascinata dell’Irlanda e dalla musica celtica al punto che mi chiede di comprare dei cd a occhi chiusi perchè sente che questa musica le trasmette forti emozioni date da alcune intense atmosfere. In poche parole riesce a coinvolgere gli Angostura e a lasciarli immergere verso questo genere. Infatti io mi dedicherò molto alla Chitarra Classica e Acustica esercitandomi con Renato, il quale con il suo flauto farà altrettanto e Nino scoprirà delle melodie con tastiere e pianoforte da poter inserire nei brani.In mancanza del tastierista infatti, sia io che Nino durante i live e ovviamente in sala ci troviamo sempre una tastiera d’avanti che inseriamo spesso nei nostri brani e che riscuoterà  successo sin dalle nostre prime esibizioni come Trio. Il primo segnale arriva da Emergenza Rock nel 98/99 dove i nostri brani ci portano in finale e i giudici giornalisti specializzati in musica (due francesi e un italiano) ci danno rispettivamente primi nelle loro liste personali. Ovviamente la vittoria di questa manifestazione viene assegnata  per alzata di mano e i nostri amici anche se tanti non potevano competere contro quelli dei ragazzi in età scolastica superiore che si presentavano con pullman interi pieni di amici e parenti. Ma questa simultaneita di voto di persone addette ai lavori ci spinge a crederci ancora di più. Ora si raggiunge la convinzione di poter eseguire qualche brano traendo spunto da quelli medievali e nasce la nostra Medievalia, brano musicale con Renato ai flauti, Nino alla tastiera e Chitarra elettrica e Alessandro alla Chitarra classica. Si apre un nuovo orizzonte e mentre Renato si lascia catturare dai Druidi e dalla sua penna , Alessandro e Nino pensano a nuove melodie! Forte è l’insistenza di Alessandro nel voler creare una sweet musicale senza pause si, proprio come i suoi amati Pink .Dopo la singola registrazione del brano “Stimoli Nuovi” (Salustri-Mariani-Cacciatore) nasce il nostro Primo disco intitolato “Alla mensa dei Re”, una Sweet della durata di 23 minuti composta da: 

Prologo: Medievalia, 

I° Quadro: Carnix-La battaglia, 

II° Quadro: Alle mensa

III° Quadro: Mai

IV° Quadro: L’inizio

Sarà la nostra realizzazione migliore collegata al nostro periodo più intenso e produttivo. Partecipereremo a un intervista su Radio Rock con la messa in onda del brano Medievalia e la realizzazione di un concerto al Cube e un’altro a Stazione Birra. La conoscenza di un produttore specializzato ci avvicinerà a una possibile produzione della Sweet e pubblicazione su una rivista di musica celtica